Il Cristallino
È una lente biconvessa ed elastica che si trova all’interno dell’occhio subito dopo l’iride.
La sua funzione è quella di mettere a fuoco la luce sulla retina nelle varie condizioni di sguardo, variando la sua forma ed il suo potere grazie all’azione del muscolo ciliare, fungendo quindi da “autofocus” naturale.
L'Occhio
Da 30 anni, il nostro negozio di Ottica di Thiene (Vi)
e Breganze (Vi) offre le migliori competenze e servizi.
L’Iride
È la parte “colorata” dell’occhio. È una memoria circolare con lo scopo principale di regolare la quantità di luce che può entrare nell’occhio, attraverso una piccola apertura di dimensioni variabili chiamata pupilla che a seconda del suo diametro permette una luminosità ed una focalizzazione sempre ottimale, dilatandosi in condizioni di bassa luminosità e stringendosi quando invece la luce è eccessiva. È da sottolineare che la dimensione della pupilla può essere influenzata anche da altri fattori, ad esempio lo stato d’animo oppure l’assunzione di determinate sostanze.
La Sclera
È la parte bianca dell’occhio, presenta una struttura resistente ed elastica composta principalmente da fibre connettive che danno sostegno e protezione al bulbo oculare.
La Coroide
È una struttura riccamente vascolarizzata posta tra la sclera e la retina, le cui funzioni principali sono quelle di portare nutrimento ai tessuti ed assorbire il “calore luminoso” che giunge sul fondo dell’occhio
La Retina
È il tessuto sensibile dell’occhio, paragonabile alla “pellicola” di una macchina fotografica. È composto da cellule nervose disposte in un preciso ordine a strati, che raccolgono il segnale luminoso e lo inviano al cervello tramite il nervo ottico.
La parte più importante della retina prende il nome di macula, zona in cui viene messa a fuoco l’immagine e dove le cellule sensoriali sono più concentrate. Queste cellule nervose, chiamate fotorecettori, si distinguono in due tipologie in base alla loro forma ed alla loro sensibilità: con i coni (circa 3 milioni) sono sensibili ai colori e concentrati nella macula, mentre i bastoncelli (75 milioni) sono molto sensibili anche alle luci basse ma non danno informazioni sui colori dell’immagine. Sono disposti in tutta la retina e sono indispensabili per la visione periferica ed in condizioni di bassa luminosità ambientale.
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Il Cristallino
È una lente biconvessa ed elastica che si trova all’ interno dell’occhio subito dopo l’iride. La sua funzione è quella di mettere a fuoco la luce sulla retina nelle varie condizioni di sguardo, variando la sua forma ed il suo potere grazie all’ azione del muscolo ciliare, fungendo quindi da “autofocus” naturale.
L’Iride
È la parte “colorata” dell’occhio. È una memoria circolare con lo scopo principale di regolare la quantità di luce che può entrare nell’ occhio, attraverso una piccola apertura di dimensioni variabili chiamata pupilla che a seconda del suo diametro permette una luminosità ed una focalizzazione sempre ottimale, dilatandosi in condizioni di bassa luminosità e stringendosi quando invece la luce è eccessiva. È da sottolineare che la dimensione della pupilla può essere influenzata anche da altri fattori, ad esempio lo stato d’animo oppure l’assunzione di determinate sostanze.
La Sclera
È la parte bianca dell’occhio, presenta una struttura resistente ed elastica composta principalmente da fibre connettive che danno sostegno e protezione al bulbo oculare.
La Coroide
È una struttura riccamente vascolarizzata posta tra la sclera e la retina, le cui funzioni principali sono quelle di portare nutrimento ai tessuti ed assorbire il “calore luminoso” che giunge sul fondo dell’occhio
La Retina
È il tessuto sensibile dell’occhio, paragonabile alla “pellicola” di una macchina fotografica. È composto da cellule nervose disposte in un preciso ordine a strati, che raccolgono il segnale luminoso e lo inviano al cervello tramite il nervo ottico. La parte più importante della retina prende il nome di macula, zona in cui viene messa a fuoco l’immagine e dove le cellule sensoriali sono più concentrate. Queste cellule nervose, chiamate fotorecettori, si distinguono in due tipologie in base alla loro forma ed alla loro sensibilità: con i coni (circa 3 milioni) sono sensibili ai colori e concentrati nella macula, mentre i bastoncelli (75 milioni) sono molto sensibili anche alle luci basse ma non danno informazioni sui colori dell’immagine. Sono disposti in tutta la retina e sono indispensabili per la visione periferica ed in condizioni di bassa luminosità ambientale.